domenica 17 dicembre 2023

ORRORE NON ERRORE

(Foto d 'archivio) -     RIPRODUZIONE RISERVATALa tragica uccisione dei tre ostaggi israeliani operata dall'esercito israeliano non è stato un errore . I poveri ostaggi sventolavano una bandiera bianca, l'unico modo internazionalmente conosciuto ed accettato in segno di resa o per evitare errori sugli obiettivi. Non è servito a nulla. L'ordine del Governo israeliano era ed è quello di radere al suolo le case ed eliminare quanti si trovino davanti. L'esercito e l'aviazione israeliani hanno perfetta consapevolezza di bombardare palazzi abitati da centinaia di persone, e così ospedali, moschee e chiese. Se già si contano ventimila morti e migliaia di dispersi, se si continua  ad uccidere persone inermi anche nella Cisgiordania, con esecuzioni che non hanno riscontro in alcuna legge di guerra , la spiegazione non può essere diversa: è stata data licenza di uccidere, di terrorizzare un popolo, con la sicurezza della impunità e con la pretesa arrogante  di giustificazione internazionale. Ma qui oramai si devono fare i conti con le alleanze politiche, con la sbandierata  civiltà occidentale, con la assenza di regole certe e valide per tutti e non vanificabili  con inaccettabili diritti di veto. Le Nazioni Unite , come Organizzazione di Stati incapace di decisione e sanzione, sono soltanto un simulacro di Giustizia ed equilibrio internazionali, sono solo il  sudario pietosamente steso su un corpo morto.

Il Governo e l'esercito israeliani sono  - con la insensata e sproporzionata modalità militare adottata - responsabili di crimini contro l'Umanità. E dunque sono responsabili  non solo il Governo israeliano ma anche l'esercito israeliano, oramai senza onore, ed ogni soldato che accetta ordini contrari al diritto delle persone. E'  un esercito che mostra solo  soldati che  rispondono signorsì ad ordini oramai palesemente illegittimi e che li fanno individualmente responsabiliti davanti alla coscienza del mondo. Essi stanno seppellendo, con le loro vittime, gli orrori dell'Olocausto  ed il diritto degli uomini liberi di dire no.

La lezione di civiltà che generazioni di europei hanno imparato riflettendo sugli orrori nazisti, sulla responsabilità del governo e del popolo tedesco, sulle singole colpe dei soldati negli eccidi in Italia e in Europa è stata volutamente dimenticata e calpestata. Pare debba valere solo la legge del più forte. Non in nome mio.


giovedì 7 dicembre 2023

NO AL SILENZIO

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Pensando al massacro dei civili innocenti, alle migliaia di bambine e bambini uccisi, alla sistematica distruzione di case ed ospedali programmati dallo Stato di Israele nella striscia di Gaza, mi chiedo dove mai sia finito l'onore dell'esercito di Israele e il dovere dei soldati di dire no ad ordini contrari all'umanità, sproporzionati e inaccettabili stante la perfetta consapevolezza delle conseguenze delle azioni,che - oramai - non sono nemmeno lontanamente paragonabili ad azioni di guerra.
Israele...meglio il suo  Governo...ritiene di non dovere rispondere a nessuna istanza internazionale  tesa a fermare le stragi quotidiane perpetrate da un esercito armatissimo contro un popolo indifeso ed oltraggiato da 80 anni.
Oramai è difficile sostenere che non si tratti di genocidio, regolato dalla legge del più forte. Tutto ciò non ha nulla a che fare con il diritto internazionale, la civiltà occidentale, il sistema di alleanze anche militari di Israele e perfino con il diritto degli ostaggi di essere sacrificati dalla follia sopraffatrice..
Non dimentico, nemmeno per un secondo, le atrocità di Hamas e le vittime innocenti di Israele.Con condanna senza se e senza ma.
..
Purtroppo ogni giorno passano in TV le  immagini della sofferenza del Popolo Palestinese. Quanto ancora dovremo aspettare per  di gridare  BASTA. Non si può tacere. Non si può cedere alle convenienze. Il silenzio , oramai , diventa  complicità .