Ed anche a Reggio si apre l'Anno Giudiziario.Il Presidente della Corte d'Appello Luciano Gerardis - garbato, preciso ma implacabile - va al nocciolo dei problemi di una Giustizia in affanno, malgrado la buona volontà di tanti. C'è una paurosa carenza di organici. E ci stanno processi con decine di imputati e centinaia di testimoni - per ognuno di essi - da sentire. Il risultato non può che essere drammatico . Lo vediamo ogni giorno nelle aule dei Tribunali...ove Giudici, collegi e Corti devono fare i conti con calendari impossibili. Ci va di mezzo la ragionevole durata del processo e la compressione dei diritti - specie dei detenuti . Inevitabile? Dipende dalle politiche giudiziarie e dalla volontà di fare fronte a queste emergenze. Non c'è ottimismo, purtroppo. Non è affatto evidente la volontà di azzerare tali insopportabili situazioni. Esse gravano sulla credibilità della stessa Giustizia e fanno torto ai sacrifici di tanti ( non tutti, per carità !) Giudici, cancellieri e personale che rimangono fino a sera a far camminare la stanca macchina.E' la crisi del Sistema...poco da dire. Si manca di assicurare mezzi, strutture, strumenti decenti.Il tempo in Calabria continua a rappresentare una variabile indipendente.....in ogni aspetto della società...dalla Pubblica Amministrazione...alla Sanità...alla Giustizia . La cosa ci ha allontanato da ogni utile rapporto comparativo con qualsiasi altro territorio del Paese. La Relazione del Presidente Gerardis, pur onesta ed anche propositiva, copre come un sudario una situazione inaccettabile. Bisogna saperlo.Bisogna dirlo.
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