Ho sostenuto la candidatura di Mario Oliverio nelle passate primarie ed ho gioito per la sua elezione a Presidente della Giunta Regionale di Calabria. Speravo in una rivoluzione gentile...della fermezza...della competenza.Speravo facesse la differenza con i governi di centro destra. Non è stato così. Non lo avrei votato questa volta...nemmeno a dovere scegliere il meno peggio.Ora Oliverio ha fatto un passo indietro. Ha accettato in qualche modo l'invito di Zingaretti. Ma Zingaretti ha mantenuto la candidatura di Callipo...che se un senso lo aveva era ...perchè all'origine la candidatura vedeva convergere anche i pentastellati. Non è stato così e la sinistra dispersa e non più rappresentativa si trova - nel tempo delle sardine - a candidare il re del tonno....fino a pochi mesi fa pronto per un Governo di centro destra. Oramai non c'è più tempo. Lo scontro sarà tra un centrosinistra scassato ed un centrodestra senza programmi e con lotte intestine da brividi. E su tutto l'ombra del potere non sempre innocente delle Procure. In ogni caso , una generale indegnità di tutti i candidati alla rappresentanza dei calabresi che - ancora una volta - firmeranno con il voto l'ennesimo suicidio politico....basato sulla illusione che il tempo sia una variabile indipendente e che dunque la perdita di tempo, di occasioni, di chanses che registriamo da 50 anni , possiamo sopportarla ancora una volta. Purtroppo non è così. I passi indietro fatti non bastano....la vecchia politica guida tutti i partiti in competizione. Brutta faccenda. Brutta assai. Difficile dire in questi giorni come scegliere, onestamente, laicamente, sinceramente.Le mancate rivoluzioni generano sempre putrescenti paludi.
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