giovedì 19 novembre 2020

CALABRIA AMARA

Impossibile trovare  precedenti. E non possiamo dire di avere toccato il fondo...perchè ogni giorno  ne arriva una. Una Calabria disperata e disperante, con un Presidente ff che dio ce ne liberi, senza una guida nel momento più delicato della pandemia, con un Consiglio regionale bloccato in attesa di nuove elezioni e  con il suo Presidente in galera . Anche i   sindaci - costretti  a stare davanti alla sede del Governo nazionale per invocare la fine dei commissariamenti e la cancellazione del debito - non sono che la plastica rappresentazione di tutti noi  caduti nell'abisso. Non ricordo nella mia vita di avere assistito ad un disastro delle Istituzioni di questa portata.Il patto sociale non regge più...la coesione tra cittadini ed Istituzioni è negata...la fiducia è finita. E questa volta i conti si fanno anche con le vite individuali, con le famiglie travolte dall'incertezza, con la rabbia che esplode oramai in forme incontrollate. C'è rivolta verso i politici di tutti i partiti, perchè tutti corresponsabili. C'è una generalizzazione difficile da contraddire.V'è un ribellismo diffuso . Siamo abituati al ribellismo meridionale, incapace però di rivoluzioni. Ci vorrebbe, ci vuole una rivoluzione. Ma i rivoluzionari dove sono?

martedì 17 novembre 2020

GAUDIUS MAGNUS

 Nei giorni scorsi c'è stato un gran parlare dell'alternarsi alla Sapienza di Roma - la più grande Università d'Europa, la mia Università - di due Magnifici Rettori, il prof .Eugenio Gaudio e la Prof.Antonella Polimeni - quest'ultima la prima nella Storia ad essere chiamata  alla carica di  Rettore .Entrambi di origini calabresi.Tam tam mediatico...tutti ad esprimere soddisfazione ed orgoglio. Giusto. Tutti a dire quanto siamo bravi, quanti nuovi ed importanti  e degni figli della Terra di Pitagora, di Zaleuco, di Stesicoro possiamo ancora annoverare nel primato della  conoscenza  e e delle posizioni di comando nel mondo.........  Giusto!

Non dobbiamo nè stupirci nè tantomeno vergognare di questi sentimenti. Siamo umani e sopratutto in Calabria abbiamo bisogno di compensazioni, di gratificazioni purchessia. Anch'io - lo confesso - ho ripetutamente fatto riferimento al mio omonimo cugino Prof.Giuseppe Màcino, prof. grandissimo della Sapienza di Roma, Accademico dei Lincei , candidato da premi Nobel ad essere nominato Nobel lui stesso per i suoi fondamentali studi su DNA ed RNA. 

Ma questa calabresità...alla fine è - a chi ben vede-  magra ed inutile consolazione.Tutte grandi menti calabresi ,  - o calabresi per genitori - partiti dalla Calabria ma formatisi lontano dalla nostra Terra.Terra desolata... fino a pochi anni fa senza Università...ed ancora oggi con centri di ricerca che lasciano scoperte molte dita di una sola mano. E quando ci si forma fuori, se hai talento rimani fuori...poi vai all'estero ...e se torni  in Calabria è per godere di una giornata di mare, per portare un fiore su una tomba ,per  ricevere un premio estivo dalla generosità calabrese...e poi fuggire. La Calabria, lo sai, ti ha dato poco e poco ti potrà dare.

Poi arriva anche in Calabria la pandemia...ti trovi senza una sanità degna anche lontanamente di questo nome...si susseguono  dimissioni e dimissioni ancora di indecorosi personaggi chiamati da una politica ottusa a governare il settore. E quando finalmente anche lo Zuccatelli di turno se ne va...tutti ad inneggiare al figlio di Calabria che,appena cessato il suo ruolo di Rettore a Roma, arriva - chiamato dalle trombe del Potere - ad insediarsi nella salvifica funzione.Aveva accettato ed il Governo lo aveva nominato.Gaudius Magnus. Arriva Eugenio prof. Gaudio.

Se ne è andato prima ancora di cominciare, perchè la cara consorte pare non volesse stare a Catanzaro.Ed ancora siamo senza guida alla Sanità regionale.

Forse dovremo finirla con la retorica. Un grande poeta calabrese  da me molto amato - Franco Costabile -  morto suicida forse non per caso -  ce lo ricordava e ce lo ricorda ancora con una sua poesis  intitolata "Noi dobbiamo deciderci". La trascrivo : "Ecco, / io e te, Meridione,/ dobbiamo parlarci una volta,/ragionare davvero con calma,/ da soli,/ senza raccontarci fantasie / sulle nostre contrade./Noi dobbiamo deciderci/ con questo cuore troppo cantastorie"....Ed allora , caro Prof. Gaudio...buon viaggio e saluti la Signora. E noi...per favore ...decidiamoci una buona volta che non esistono i salvatori della Patria e vediamo quel che va fatto.



sabato 7 novembre 2020

E 'TARDI....MA E' ORA

Il Generale Cotticelli, Commissario della sanità calabrese, ieri  ed in diretta TV ha ammesso  la sua incompetenza ,  inadeguatezza e perfini ignioranza di suoi doveri. Candidamente  ha previsto che per stamattina sarebbe stato "cacciato" dal Governo. Lo ha fatto Conte..che come capo del primo Governo grilloleghista lo aveva nominato, senza però mai più interessarsi degli effetti della sua nomina..Conte l'ha cacciato  anche se il Generale formalmente ha rassegnato le dimissioni, così evitando lungaggini burocratiche fastidiose per tutti. Era un Generale...succeduto ad altro non meno incompetente Generale ...Scura ..nomen homen...la cui nociva presenza stiamo ancora pagando, avendo egli provveduto con i cannoni delle sue armate  a distruggere quel poco del sistema sanitario calabrese sopravvissuto allo sfacelo partitico.Immagino la grande preoccupazione nelle Forze armate...se questi sono i Generali....

Ma Cotticelli - e prima Scura - sono solo due nomi. Accanto a loro un nugolo di Vice,  manutengoli,  protettori, dirigenti e  funzionari che hanno tradito i loro doveri.Rimarranno al loro posto? Sicuramente. Qualche mese fa - sempre per mano TV - si è dovuto dimettere il capo della Protezione civile regionale  - figlio delle solite logiche spartitorie - che altrettanto candidamente ha ammesso di non sapere nulla dei compiti affidatigli. Se ne è andato ma nulla è cambiato.

Ora i Calabresi sanno - e lo sanno sulla loro pelle - "di che lacrime grondi e di che sangue"- la cialtroneria dei loro  rappresentanti regionali e nazionali. Essi non hanno saputo fare in anni di finta rappresentanza quel che un giornalista onesto ha saputo fare in pochi minuti di intervista.Non sono mai stati all'altezza di del loro compito.Traditori della fiducia degli elettori. Sempre.Tutti.

La indignazione è unanime...tardiva ..ma finalmente c'è. Ma Tutti rimarranno -  tutti -  al loro posto. Lo rimarranno i consiglieri regionali , che perfino si fanno indebitamente chiamare "onorevoli"; lo rimarranno i senatori ed i deputati che,   onorevoli di diritto,  hanno dimostrato di avere poco onore. Decenza vorrebbe che tutti rassegnassero le dimissioni e dichiarassero pubblicamente che non si candideranno mai più. Sarebbe il minimo.E' ora di voltare pagina...è ora. Gli alibi sono caduti.


giovedì 5 novembre 2020

CALABRIA ROSSA

E' stato anche il mio sogno . "L'Emila è rossa, la Calabria  lo sarà". Centinaia e centinaia di manifestazioni e quella speranza declinata in certezza e gridata nelle piazze. Ora la Calabria è rossa per decreto. Ed i calabresi rossi lo sono ...  ma di rabbia e di vergogna. Il decreto è  la firma sulla nostra condizione di disperati. Abbiamo il minore numero di contagiati d'Italia e con una popolazione che in tutta la Regione non conta più di mezza cintura dell'hinterland milanese . Ma non abbiamo una sanità, checchè ne dicano  i cantori dell'ultimo momento. Non l'hanno voluta i Calabresi in decenni di malgoverno felicemente  affidato a ladri ed incompetenti; non l'hanno imposta i medici bravi e preparati che hanno accettato di  sopportare ospedali da terzo mondo e l'avanzamento e le carriere - sulle loro teste e sulle loro competenze -di emeriti ignoranti, dal primariato loro affidato solo dalle raccomandazioni politiche ed dai comparati mafiosi .

Non l'hanno voluta le migliaia di medici che, indisponibili al malaffare, hanno creduto essere meglio per loro un posto al Nord o all'estero....svuotando la nostra Regione di giovinezza e forza, ed abbandonando le famiglie, dissanguate per farli studiare . Oggi paghiamo questo. E lo paghiamo tutti. E lo paghiamo per colpa nostra e di un Governo centrale che da oltre dieci anni affida a Generali - chiaramente inadatti a qualsiasi guerra - la nostra salute e la nostra dignità.

 In Calabria cade da anni un ponte Morandi al giorno. Ma per i Calabresi non c'è stato mai un Sindaco di Genova cui affidare la ricostruzione. E - come pecore al macello - siamo partiti in centinaia di migliaia a curarci nei centri della sanità del centro e del nord italia, a nostre spese ed a spese della nostra Regione.Senza fiatare. Ora ci dicono che ci hanno dipinto di rosso per quest nostra difficoltà a fare fronte anche ad un solo posto letto in più .E che, dunque,  lo fanno nel nostro interesse. E penso sia così. Deve essere così. Perchè senza la beffa, che danno sarebbe il nostro?