domenica 27 febbraio 2022

L' INEVITABILE FUTURO

 

Tutti gli imperi in qualche modo multinazionali...dall'Impero Romano, al Sacro Romano Impero ed a quel che ne rimaneva fino al tempo dei miei nonni ( il Paese Austro ungarico- italiano- boemo - ceco et) hanno trovato - nella loro storica dissoluzione - le difficoltà rinvenienti dalle inevitabili formazioni sociali differenziate per lingua, tradizioni etc. L'Impero Russo non ha fatto - nè poteva fare - diversamente. Era diventato uno sterminato Paese -come accade -  per le alterne fortune basate sulla forza o sulla debolezza  dei vicini e delle armi. E cosi è stato per l'Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, che ha ereditato l'impero Russo e lo ha allargato sempre con le armi e con la politica delle annessioni. Solo L'Europa unita - attesa la sua millenaria storia di guerre e di pace - ha tentato una strada diversa...che però - per molte ragioni non lontane dai nazionalismi latenti e da evidenti condizionamenti internazionali - stenta a sostanziarsi in una unione politica ancor più profonda...tanto da non avere ancora una Costituzione che accomuni Popoli e Stati. Ci vorrà ancora molto tempo. Ma la crisi ucraina , insieme alla pandemia , potrebbe - paradossalmente - aiutare il processo di unione. Penso , però, che la soluzione stia ancora nella libera volontà dei popoli, contro autoritarismi, autocrazie, imperialismi, militarismi. E, dunque, nella democrazia . Ed il futuro, io credo, sarà figlio della democrazia. Solo che il futuro - e cioè la inevitabile pace - non riesce ad essere presente nelle menti e nel cuore di chi ha in mano il potere oggi, nel crudele tempo presente.

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