C'è poco da stare tranquilli.Mentre il Governo Indecente si bighellona nelle polemicucce di quartiere..il Paese registra una insopportabile aumento della precarietà e della povertà.Ognuno, poi, la vede a modo suo.Il battagliero Presidente della Confindustria ,Giorguio Squinzi, non teme di dire che «Il nord è sull’orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il
nostro Paese indietro di mezzo secolo, escludendolo dal contesto europeo
che conta».E siccome del Mezzogiorno bisogna pur parlare - è, infatti, consentito solo di NON occuparsene - aggiunge che esso resta «una parte del Paese in cui lo sforzo
per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione assume le caratteristiche
di una vera e propria sfida per la sopravvivenza». Il punto è proprio lì, caro Squinzi e caro Governo Indecente: il Mezzogiorno RESTA, cioè, continua ad essere il luogo caratterizzato dalla sfida per la sopravvivenza :è così, da tempo, di cosa ci meravigliamo. L'allarme, dunque, è per il Nord.E le ragioni stanno in questa non risolta separazione.C'è chi non può aspettare e c'è chi avrà la pazienza di aspettare ancora. La "debolezza strutturale", pare sia una malattia inguaribile.Occuparsene è inutile.Fino a quando sarà così?e fino a quando un Paese siffatto potrà stare unito e coeso?
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