Alexis Tsipras ha vinto e tra poche ore sarà il nuovo Premier della Grecia.E' un uomo concreto ed è assolutamente consapevole della difficoltà del suo compito.Ma la situazione è quella che è.I medici autonominatisi in Germania e nei paesi dell'opulenza arrogante per risolvere la crisi greca hanno fallito clamorosamente. Ed il prezzo è stato la fame ed il disagio per milioni di persone.La sacra trimurti del capitalismo europeo non ne ha azzecata una e sul piano politico vi è stato soltanto l' umiliazione di un popolo.Ora ci prova Alexis e dice che ci penserà il popolo greco e che questo detterà l'agenda possibile.Tra l'altro l'abbattimento di un debito non restituibile e l'immediata adozione di iniziative che consentano alle famiglie una possibilità di uscire dalla fame.Chiederà anche a noi italiani di rinunciare a parte dei nostri crediti.Con noi l'hanno fatto gli americani con il Piano Mashall e lo hanno fatto sopratutto con la Germania, in ginocchio dopo la guerra.La differenza è che oggi ci troviamo in una grande Europa ed ogni vecchio Paese non è che il territorio nazionale di una Patria più grande. Dovrebbe essere più facile, dunque....in una famiglia ci si soccorre a vicenda. La sfida di Tsipras - in estrema sintesi - mi pare questa. Ridare alla dimensione politica e solidaristica quel ruolo che l'economia ha mostrato di non sapere assolvere, aggravando anzi le già gravissime situazioni. Altrimenti non avremmo il 25% di disoccupazione e la gente che fa la fila nei centri che la solidarietà della Sinistra ellenica ha saputo organizzare.Noi italiani...ma anche i francesi, i portoghesi, gli spagnoli...dovremmo capirlo bene perchè nella crisi ci stiamo dentro con mani e piedi.Chissà! c'è forse ancora posto per speranza e dignità.
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