Stasera sapremo...ma forse e solo forse..lo sapremo nei prossimi gioni...se l'idea di Europa sia stata e sia una grande visione per la quale poter vivere o morire o si traduca in una semplice operazione di dare ed avere...una questione di soldi che..... se volete è così sennò è lo stesso. Sono nato nel 1950.Solo cinque anni prima milioni di ebrei, zingari e comunisti - ma anche Preti e cristiani irriducibili - finivano la loro esistenza nelle camere a gas della Germania o della Polonia conquistata. E già dalla prima elementare hanno insegnato alla mia generazione che bisognava credere che l'Europa, solo l'Europa unita e solidale avrebbe cancellato quegli orrori. E la passione di Altiero Spinelli - che l'Europa la pensò nella segregazione del confino fascista - si è fatta azione e proposta cementata dal martirio dei minatori calabresi e del sud nelle miniere del Belgio, nelle baracche della ricostruzione tedesca, nella nuova tremenda emigrazione verso le zone ricche del nostro Paese..a Torino..a Milano..a Roma. Gli emigrati - a loro spese - hanno costruito una idea di convivenza e di Patria più grande.Ora ci dicono che quelle cose sì ! sono importanti ma che....più importanti sono i pagamenti degli interessi vantati da banche che davano a prestito ciò che non poteva essere loro ragionevolmente restituito. Penso che stasera ad Atene si deciderà anche su questo su questo. Ed in questo sono ateniesi non solo gli abitanti della capitale greca ma le decine di milioni di Europei che credono nella visione dell'Europa dei padri fondatori. Senza retorica - ed anzi con emozione - vi comunico - cari amici - che stasera mi sento un Ateniese..un Ateniese che dicendo no dice sì all'Europa.
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