Pare siamo un popolo di tatuati.Oltre sette milioni di italiani hanno un tatuaggio e le donne la fanno da padrone. Quando ero bambino e vedevo un uomo con un tatuaggio - dico un uomo perchè di donne manco l'ombra - mia madre mi assicurava che quello era un delinquente.Non fantasticava.Era consueto che ricorressero a quest'arte i carcerati o quelli che dalla galera c'erano passati. E gli "imbarcati".... i marinai che pure non disdegnavano di farlo nei porti di mezzo mondo....ne portavano le conseguenze: delinquenti pur essi.Ora non è più cosi e se ne vedono di tutti i colori...e spesso sono spettacoli d'arte.Non ho mai capito bene quale sia la spinta al tatuaggio. Abbiamo il nostro corpo come mamma l'ha fatto. Ed allora? Penso sia un bisogno di identità da far valere...da mostrare.Va bene così. L'arte è l'arte ed il bisogno di personalizzarsi è forte.Se non puoi scrivere un libro, se una poesia è lontana dal tuo pensiero quotidiano...un segno sulla pelle, una frase scritta a colori, un cuore che sanguina per Teresa o Rosa..non è difficile da rappresentare e rende bene il tuo bisogno di esprimerti.Sette milioni. Ancora pochi? Avanti, c'è posto per tutti : Popolo di santi, poeti , navigatori e di ...tatuati ?...perchè no?
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