E' una guerra spietata.Non riguarda i quartier generali...riguarda il nostro modo di vivere...in pace...nelle nostre città. Riguarda i nostri bambini, i nostri vecchi,il nostro diritto di andare allo stadio, ad un ristorante o semplicemente a passeggiare...il nostro diritto di essere poveri o ricchi...di andare a teatro , cantare e perfino di farci una canna sotto un ponte...recitando poesie o maledicendo la luna....di entrare in una chiesa o di pensarla come ti pare..sulla fine del mondo e sul futuro. E' una guerra che non succede agli altri ...che, invece, succede a te anche se non sei ferito, se non ti mettono su un'ambulanza a cercare di salvarti...mentre pensi che eri solo andato a farti una pizza nella sera di Parigi.Il terrore si fida della tua indifferenza, del pensiero altro....si nutre al pensiero che la Francia è lontana, che non eri a Parigi...che , poveretti loro, povera gente..mannaggia.Il terrorismo e la paura siamo noi se non pensiamo - anche per un momento - che quel che è accaduto è accaduto a noi.Perchè noi tutti siamo oggi di Parigi,come lo siamo stati di Madrid, di Londra e di New York...perche ci nutriamo della normalità di un'umanità che sa dire no a chi ti nega la vita.Siamo oggi francesi e parigini perchè siamo esseri umani.Vive la France!
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