Non doveva succedere. Ma è successo. Nel ghetto di cotone e cartone di San Ferdinando si è affacciata la morte. Già conviveva la vergogna, con la volontà di accoglienza e l'incapacità di governare l'ingovernabile. Indifferenza e convenienza impastate con la tradizionale propensione all'accoglienza dei calabresi . E' così da anni . Accettati d'inverno, a migliaia, perchè unica risorsa per raccogliere le arance a 20 euro al giorno.... neanche le bestie ci starebbero. Con il caldo tutto è più difficile...illavoro finisce ed anche la convivenza dentro la tendopoli non è semplice. E' pur sempre una comunità con tutti i suoi problemi di precarietà, rancore, speranze, generosità, difficoltà. Ed è spuntato il coltello per regolare i conti tra disperati ....ed è arrivata la Legge, chiamata da chi la voleva rispettare, ed è arrivata la morte per evitare altra morte. Cala la tristezza, la rabbia e la paura sul regno della sopravvivenza.E Cercheremo vanamente una ragione dove la ragione non c'è.
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