Oggi i lavoratori del Porto di Gioia Tauro hanno incrociato le braccia. La questione degli esuberi non si sblocca e la MCT irrigidisce la sua posizione. Lo si è capito: cerca soldi...come sempre.Ma la questione MCT oramai è aperta. Senza concorrenza possibile il Porto muore .Ed un terminalista solo è il guaio più grande. Pensa di potere fare tutto...perchè la comanda, perchè può ricattare. Ma non è così. Come non può passare l'idea che la crisi economica globale possa nascondere le inefficienze e gli errori di gestione. Come non può passare l'idea che l'Autorità del Porto possa stare eternamente commissariata o che si possa trattare Gioia Tauro come un porticciolo meno che turistico.I lavoratori hanno incrociato le braccia ma non hanno chiuso le menti. Ed hanno posto anche la questione della dignità del lavoro...e dei lavoratori che oramai sono trattati come carne da macello. Diamogli una mano!
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