Qualcosa la faccio anch'io. Pelo le patate, grattugio il formaggio, semino confusione. Poi mi cacciano dalla cucina...ed è giusto. Manco di casa una mezz'ora. Rientro e mi investe un profumo incredibile.Ne sono abituato....ma questa Domenica mi sembra un'altra cosa. Sarà la mattinata brumale, quel tempo che ti rende incerto sul da farsi - esco , non esco , accendo il camino o no......ma lo scoppiettio del sugo calabrese, con originario basilico in bottiglia, che - consumato il sapore della cipolla e allontanatala con tanti saluti - accoglie in pentola le polpette, quelle grandi, fatte con il pane ammollato dalle mani sapienti di Mimma...è un'altra cosa... ....Se, poi, quel profumo si confonde con le polpette in bianco cotte a bagnomaria su letto di olio di quello buono - a parte - per Domenicuccio mio...e .mentre si sbollentano al vino le salsiccette delicate da infornare poi con le patate per i nipoti grandi....e per noi ...che troviamo sempre la scusa.. diventa estasi. Mi beo. Ed anche rifletto. Immagino che per sentire quei profumi ci devi mettere anche la testa ed il cuore..Perchè è un profumo speciale, che non può essere sentito solo con il naso.E' il Profumo della Domenica.
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