Le tristissime cronache del cittadino di Limbadi saltato in aria per una bomba piazzata nella sua automobile dalla 'ndrangheta di Limbadi...hanno portato all''attenzione nazionale una verità ben conosciuta in Calabria ma rassegnatamente subita. Parlo della mancata libertà del nostro territorio, della legge del più forte, della necessità di un quieto vivere forzato e umiliante. I familiari delle vittime di Limbadi denunciano lo strapotere di chi pretendeva la loro terra, la inanità dei loro sforzi di rivolgersi ai Carabinieri o ai Giudici.Hanno spiegato il loro calvario....Ma questa è una tragica realtà.Specie nelle zone collinari e nei Paesi....non c'è da tempo la libertà di vendere o comprare terreni.E quando sei proprietario di un fondo agricolo e vuoi vendere...devi vendere alle loro condizioni.E se decidi di tenerti la terra...non troverai chi più la lavorerà per te...nessuno raccoglierà le tue olive o raccoglierà le tue arance.E se pensi di rivolgerti alla Giustizia...perdi solo tempo e danaro: è brutto dire queste cose ma è la verità...anche l'occupazione di un tuo fondo diventa una questione esclusivamente "civilistica"...se qualcuno ti occupa manu militari la tua casa ...nessuno ti assicurerà un immediato intervento forzoso: e loro lo sanno e ne approfittano.Così si stravolge la vita delle Comunità....si certifica la esistenza di "un altro potere",si accetta di non parlare delle proprie cose in pubblico...i nomi dei prepotenti - quando si parla di loro - vengono pronunciati a bassa voce e con circospezione.Questa è anche la vita quotidiana nei territori non liberati dello Stato Italiano.E puoi solo sperare...oramai lottare è inutile...che lo Stato decida di essere il più forte.Potrebbe farlo ma non lo fa. Debole con i forti...da sempre. E così sia??
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