lunedì 12 ottobre 2020

SETTANTA

 70 anni. Non sono moltissimi...ma neanche pochi.E francamente non me li sento .Il pensiero -  mentre scrivo - va alla mia Mamma ed un sorriso mi torna ricordandoLa nel mentre narrava  per la millesima volta come  - nascendo - io abbia inondato di pipì il viso sorpreso e gioioso  della levatrice - "a mammina". Segno, pare, della  felice irriverenza che mi avrebbe accompagnato per sempre. Che dire ?  Ringrazio la Vita ed i suoi tanti, tantissimi doni...la fortuna di genitori attentissimi, una moglie meravigliosa, figlie e generi ineguagliabili, nipoti che sono gli occhi e la mente che guardano ogni giorno a nuovi orizzonti, a felici arcobaleni.Grazie alla Vita per i miei fratelli, i miei cognati, per i miei amici e compagni , per le gioie ed i dolori, per quelli che mi hanno contrastato senza sconti  e che senza sconti ho affrontato; grazie  per le cadute e per le resurrezioni. E per la fortuna di avere scelto un "mestiere" che, se lo  vuoi,  non ti manda  mai in pensione. Ma forse 70 anni sono pochi, pochissimi a fronte della tua voglia di conoscere, di sapere, della certezza della inadeguatezza della tua formazione, dei saperi liberi o contaminati che affollano i tuoi pensieri, nutrono  i tuoi dubbi, fanno volare le tue fantasie. La meraviglia e la dannazione. Ma questa è la Vita . E grazie a tutti.

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