giovedì 27 agosto 2015

MAESTRO STRANGI



 

E 'un pezzo di Gioia Tauro che se ne va. E rattrista molto. Micu Strangi, Sarto e Maestro non ci accoglierà più nella sua micro sartoria sulla via Roma, insieme all'inseparabile fratello Peppino. Dispiace.Oggi i ricordi si fanno più intensi e vanno alla vecchia sartoria, un pò più su in Piazza Matteotti, accanto all'ancor più piccolo negozio di pane del Sig. Pappacoda, altro monumento del tempo che fu. Quella vecchia sartoria era stata la sede clandestina del Partito Comunista durante il Fascismo ed i racconti, tramandati dai fratelli Strangi,  erano ascoltati da noi giovani universitari con interesse e curiosità. E con rispetto. Si faceva allora intensamente politica e la sera si finiva là. Stretti tra la macchina da  cucire rigorosamente a pedale, il banco sul quale troneggiava un pesante ferro da stiro....parlavamo, polemizzavamo, ridevamo delle nostre giornate...sotto lo sguardo dei "figurini", modelli sartoriali chissà da quanto tempo attaccati a quei  muri. Atmosfere che in questa giornata rievochi con serena malinconia. Ma del Maestro Micu - non l'ho mai chiamato Mastru Micu ma semplicemente Maestro - voglio qui ricordare oltre che la strordinaria accoglienza - la  intelligenza vivissima e la fine ironia....quel suo ammiccante domandare...lui che già la risposta l'aveva e qualcosa da insegnare pure....che sapeva guardare  gli avvenimenti della Città ed interpretarli. Il sorriso sornione sulla bocca e gli occhi alzati al soffitto...a rimarcare i dubbi.   Passa il tempo ed è normale e giusto che sia così...ma oggi non possiamo non essere tristi. E dire: "Ciao Maestro e grazie!"

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