venerdì 14 agosto 2015

SANT ' IPPOLITO


venerdì 14 agosto 2015

SANT' IPPOLITO

Festa di sant'Ippolito.Quando a Gioia si fa - perchè non sempre si fa - è gioia condivisa."Santu Politu" non è un santo " popolare". Non vi è particolare devozione ed alcuni  - come sempre accade quando non si hanno capacità proprie - lo  additano  quale "patrono dei forestieri".Una consatazione, peraltro: la fortuna di Gioia è sempre stata nell'apertura ai nuovi arrivati, a coloro che non hanno temuto di avventurarsi in nuove attività e commerci, di rischiare. Ed è un peccato che il Porto - che ci ha aperto al mondo come mai prima - non rappresenti ancora quella opportunità che  manca. Ma questa festa di sant'Ippolito - io penso - sarà ricordata nella Storia della Città. Non per le luminarie nè per i cantanti : ne abbiamo visto di peggio e di meglio. Sarà ricordata per la tensione civile che la Chiesa - nelle parole che il  Vescovo, il  Parroco emerito e il Parroco, hanno pronunciato e che sono state ribadite nei momenti liturgici delle preghiere dei fedeli  : " vi è una realtà criminale organizzata e non si può ignorarla...la città ne deve prendere le distanze se vuole vivere  in pace e concordia e nel benessere materiale e spirituale...ci vuole coraggio....ed anche i mafiosi devono andare verso il pentimento......la Città ha questo coraggio". Ed anche il Sindaco non è stato da meno, rivolgendosi alla città ed ai giovani in particolare..  Parole gravi, non retoriche, non urlate. Serie e scomode.
Se questo accade nelle ferie d'Agosto, quando tutto ti porta ad estraniarti dalle difficoltà e dall'impegno...vuol dire che la città è ad un bivio...che deve scegliere....che non ci sono più alibi. Per nessuno. E questo è un fatto nuovo e straordinario.Abbiamo il dovere di credere che tutto potrà cambiare.  Ma al solito dipende da noi.

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