lunedì 24 agosto 2015

TRIBUNALI E MARO'

I maro' italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre (ANSA)Sarà dunque la Corte de L'Aja giudicare i due  Marò, loro malgrado famosi . L'India non c'entra più. Ed era ora: ha mostrato parzialità assoluta, arroganza, spegiudicatezza. E non si è vergognata - in anni di tiraemolla -  a non riuscire neppure a formalizzare una incriminazione.Il Tribunale del Mare di Amburgo ha, dunque, sentenziato ed ha ordinato "bocce ferme". Le cose rimangono cristallizzate per come sono fino a quando la Corte competente non deciderà. E dunque il Marò che è in Italia dovrà tornare in India e l'altro dovrà restarci.Perchè a fare diversamente si farà più danno di quanto già fatto. Da scommetterci che ora sarà di nuovo polemica ed i nostri saranno ancora più eroi che pria. Mi sono occupato di loro nei post del 22.12.2012 e del 21.3.2013 e sono sempre uscito dal coro. Continuo a pensare che questi due poveri ragazzi abbiamo agito in erronea rappresentazione della situazione che avevano davanti.Due poveri pescatori sono rimasti uccisi e lo Stato Italiano ha provveduto a risarcire le loro famiglie.Non v'è stata alcuna volontà di uccidere e probabilmente ha fatto la sua parte una preparazione militare ( o di polizia) non adeguata. Gli errori della diplomazia italiana, la protervia indiana  e l'uso strumentale che di essi ha fatto la politica con la p minuscola...hanno ingrandito il caso a dismisura, e solo sulla pelle di questi ragazzi. Che non sono eroi ma vittime degli indiani e degli italiani.Saranno giudicati alla Corte de L'Aja che  - penso -  riconoscerà la sussistenza del fatto ( la morte dei due pescatori) ma non la volontà di uccidere prosciogliendo da ipotesi dolose. Allora i due Marò rientreranno in Italia e di essi faremo bene  a dimenticarci, consentendo loro una vita normale.Ne hanno diritto loro, le loro famiglie ed anche le famiglie di quei pescatori dei quali nessuno di noi è in condizione di ricordare i nomi.

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