Insomma..lo scandalo petroli della Basilicata passerebbe pure per Gioia Tauro, dove - presso il grande depuratore gestito dalla IAM - sarebbero arrivati, con falso codice identificativo, non meno di 26 milatonnelate di rifiuti speciali pericolosi...Si vedrà se è vero...se i laboratori dello IAM siano soltanto un un organismo di certificazione fasullo...se il pletorico apparato di dipendenti clientelari sia pagato sulla salute dei cittadini...se i rappresentati del Comune in seno alla compagine societaria si siano esclusivamente occupati di ricevere l'indennità mensile di carica.Si vedrà e bisognerà andare fino in fondo. Sulla salute dei cittadini non si fa sconto ad alcuno. Ed è l'ora della verità sui falsi ambientalisti che sanno predicare bene e che quando devono assumersi le responsabilità...loro non c'entrano mai. Nesun allarme ma la verità la vogliamo. E non sarà in vendita.
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