sabato 12 novembre 2016

PARLIAMO DI GIOIA::::

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Forse un gioco...forse  un indovinello. Ma alla fine la questione   è questa:  come fa una   minoranza  a sentirsi maggioranza se i numeri non tornano?  Accade a Gioia Tauro. Ed è oramai un problema. I fatti sono chiari ma i percorsi sono stati e sono assai contorti. RICAPITOLIAMO, CERCANDO DI CAPIRCI QUALCOSA. Si è cercato - all'interno della allora maggioranza consiliare - un casus belli. E lo si è trovato nella persona dell'Assessore Toscano...immaginifico personaggio...singolare di sicuro....visionario certo ....ma sicuramente  non inconcludente nel  ruolo affidatogli ( cultura). Sul piano politico generale ( non strettamente attinente alla azione  amministrativa) Toscano aveva ed ha le sue idee...ma esse - come ci ha abituati - appartengono all'Iperuranio....potevano fare anche sorridere o preoccupare o produrre impegno...ma non creavano certo situazioni di instabilità. Forse lo scivolone della Città metropolitana avrebbe potuto farlo ...ma quando mai questo  era stato un problema della maggioranza?  Semmai...a volere essere onesti ...magari...c'era e c'è occasione di parlare di tutti gli altri assessorati, guidati da persone magnifiche che hanno magnificamente dimostrato di non avere alcuna adeguata competenza amministrativa...e....senza offendere...di non essere all'altezza del compito ( i fatti sono lì e sono ostinati, mi dispiace) . Dunque Toscano era e rimane una scusa...un  bersaglio di comodo ...e anche facile. Il bersaglio era il Sindaco  e solo il Sindaco...che lo ha capito e, conseguentemente, ha resistito in  difesa dell'amato Assessore come i fanti sulle rive del Piave. Ed allora? Ed allora la questione era ed è un'altra: il Sindaco Pedà ha accettato durante la campagna elettorale di avere i compagni che ha trovato - li ha voluti e se li è coccolati . Naturalmente  erano anche  portatori dei  voti che lo hanno fatto sindaco e di istanze ( non solo di amore verso l'ecumenico Peppuccio). Quelle istanze...evidentemente non sono state soddisfatte. Il grado di insoddisfazione misura la entità e la verità della crisi. Il Sindaco non si è fatto garante della sua maggioranza e la sua maggioranza lo ha lasciato. Poi.. chiamate le "garanzie" come volete...rimangono questioni interne...a volte chiare altre meno....ma una maggioranza o c'è o non c'è. Ma la crisi non precipita. Perchè? Intanto la  minoranza - o meglio i rappresentanti delle liste sconfitte alle elezioni - pretende che la chiarezza venga dalla ex maggioranza: deve arrendersi alla evidenza che la proposta politica fatta alla Città - e largamente votata al ballottaggio -  è fallita.Il rendiconto ai cittadini è atto dovuto...ed è negativo.E' questione anche di serietà..e la minoranza l'ha dimostrata tutta, senza facili approfittamenti. La parte di maggioranza che ha lasciato il Sindaco non presenta  la mozione di sfiducia: questa - probabilmente - sarebbe votata - ma con diversa motivazione - anche dalla minoranza-minoranza. Ma non viene presentata. Pare che ciò avvenga per non mandare la città sotto Commissariamento. Ma così la Città è ugualmente commissariata, con un organo di Governo che non corrisponde alla maggioranza del Consiglio, che è l'Organo centrale nell'architettura istituzionale del Comune..Intanto Gioia muore....non conta e non canta. Muore.Ed io credo che questo non sia giusto e che qualche diritto i cittadini lo abbiano ancora.Per primo la chiarezza. Dunque: se ci siete battete un colpo.

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