venerdì 3 marzo 2017

LA SPADA E LA SCOPA

L'immagine può contenere: 1 personaSicuramente non è facile. Spesso è scomodo. Certamente non conviene. Ma se è necessario...si deve. Parlar chiaro è diventato prioritario a Gioia Tauro...e giocare a rimpiattino sarà pure piacevole ma solo nel ricordo dell'età bambina....fatta della semplicità e della gioia che bastavano a riempirti la testa ed il cuore. Ora non è più tempo...non si può più giocare sulla Città....i giochi sono stati lunghi e pesanti ed i risultati grondano dell'umiliazione che è propria dell'abbandono, della mancata considerazione, della sfiducia nella possibilità di risorgere. Una Città da sempre portatrice d'acqua del notabilato straniero, mai rappresentata nei consessi regionali, nazionali ed europei...anche quando qualche" gioiese per caso " ha trovato da occupare l'immeritata poltrona.....ed i risultati lo dicono...non il malanimo o il partito preso.
Una Città che non c'è nemmeno nella Città metroplitana...e sappiamo perchè. Una Città relegata nella cronaca nera della vergogna e dell'infamia, incapace di amministrarsi senza le stampelle tutorie - palesi od occulte - delle società criminali. E' questa la Città che si affaccia al voto amministrativo, la città che viene mostrata - ogni giorno -  da giornali e media  all'Italia ed al mondo . Ma è questa la Città? Io non credo...non voglio credere, non posso credere. La  Città  è oggi una bandiera strapazzata, impolverata da  macerie materiali e morali, che chiede sommessamente e dolorosamente...che una Classe  Dirigente  si faccia  protagonista di una visione e di un impegno che sappia sconvolgere lo stato di cose presenti....inaccettabile ed avvilente. Una Classe Dirigente che nei Partiti e nelle Associazioni e nelle formazioni sociali  sappia finalmente usare  la spada e la scopa: tagliare e ripulire è  precondizione per non ricadere negli errori...nelle scelte sbagliate o personalistiche ...nelle trappole. Certo non sarà sufficiente. Non basterà. E non basterà solo la Città....ci dovrà essere un diverso atteggiamento delle Istituzioni davanti ai Nuovi Amministratori, che - liberi da servaggi e clientele - dovranno rappresentare la Città senza tenere il cappello in mano.Una strada difficile, che... mi auguro ...tanti tantissimi giovani vorranno percorrere con la volontà di scrivere pagine nuove con nuovi alfabeti e nuovi colori. Sollevare quella bandiera dalla polvere è un atto di amore.E se c'è questa convinzione si potrà fare.

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