Certo sembrerà strano che - mentre il terrorismo falcia vite innocenti per le strade di Londra - ci si interessi della morte di Cino Tortorella....il Mago Zurlì dello Zecchino d'oro dell'Antoniano di Bologna. Ma forse non lo è. Erano altri tempi...la TV era in bianco e nero...per fare una trasmissione ci volevano quattro soldi ed i " beniamini" - come allora venivano chiamati i volti nuovi e ricorrenti della televisione nazionale - si accontentavano di paghe assai modeste .Ma le canzoncine dello Zecchino d'orto le cantavamo tutti - grandi e piccini ed il mondo che evocavano era molto colorato e bello....in linea con una società che guardava avanti...ottimista a tutti i costi. E nessuno rideva di Cino Tortorella che con il suo incredibile vestito di improbabile mago con il pagliaccetto e la calzamaglia...raccontava la voglia di esserci per grandi e bambini...Una società più semplice ed aperta al mondo....ma che aveva bisogno di sogni e di bacchette magiche. Ne sentiamo il bisogno anche adesso, caro Mago Zurlì. E grazie di tutto.
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