mercoledì 31 maggio 2017

REQUIEM PER UN RAGAZZO

15enne uccide coetaneo: amici vittima su Fb, piccolo angelo © ANSAIn questa storia c'è una pistola di troppo, una mentalità di troppo, una società debole. Il movente lascia il tempo che trova: gelosie e rivalità sono spiegabili.L'età aiuta la competizione, specie amorosa.Se si tratta di quello.Ma si tratta di "quello"? Ho i miei dubbi. Una pistola non te la trovi per caso nelle tasche. E se ragioni con la pistola un conto lo fai sempre: se non prevarrà la mia ragione, la forza risolverà. Qui, però c'entrano l'educazione e la famiglia.Il sistema scolastico ed educativo, la capacità della famiglia di insegnare qualcosa di buono, valori, comportamenti. Da tempo Roberto Di Bella, Presidente del  Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria , sperimenta un percorso di allontanamento dei minori dalle famiglie mafiose, per dare loro una possibilità in più.La sua  posizione -  chiarissima ma dura da recepire e da condividere - ha attirato anche l'interesse del New York Times. La verità è che - a quanto pare - molte volte l'allontanamento dei minori è promosso - con discrezione - dalle stesse madri, dai nonni, dai parenti dei minori: segno che il problema c'è ed un grido d'aiuto, magari soffocato e silenzioso, è sentito come necessario. Nelle campagne di Mileto è stata celebrata la sconfitta delle politiche sociali e per la famiglia...e si è dato fiato a logiche che non danno scampo...quelle della giungla.Il prezzo pagato è altissimo.Un ragazzo...un bravissimo ragazzo  non c'è più...ed un altro è diversamente  perduto.Ma quando ci domanderemo - e ce lo domanderemo - dove abbiamo sbagliato...inutile aspettarci risposte. Le conosciamo. Da troppo tempo le conosciamo e le rimuoviamo. I guai, come sempre, càpitano agli altri...fino a quando...

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