Da quando il Tribunale di Vibo Valentia si trova con due sedi - quella antica e solidissima e la nuova - mai finita ed oramai cadente e disastrata - mi piace alternare i percorsi per arrivarci partendo da casa mia a Gioia Tauro. Ed all'autostrada preferisco la vecchia statale 18. Attraversa i paesi, ti immerge nelle belle campagne, ti fa riscoprire la bellezza dei paesaggi e delle case rurali, povere ed austere di un tempo...e trovi le mozzarelle al latte del Poro... che fa la differenza. Ma oramai sono anni che - percorrendo quella strada ed arrivati al bivio di San Calogero - ti prende la tristezza per quel che non cambia: due tre ragazze nere, immagino perfino minorenni....lungo la strada e negli spiazzi....di solito con l'ombrello per ripararsi dalla pioggia di inverno e dal sole d'estate.Sorrisi con i denti bianchissimi....corpi acerbi, ancora da bambine.Non è prostituzione....che quando è libera e volontaria è quella che è. E' schiavitù. E' diverso .Quelle ragazze non hanno scelta. E la tristezza ti scende nel cuore perchè non sai come puoi aiutarle ad uscire da quella schiavitù. Evidente che non lo sanno le forze dell'Ordine che non risalgono agli sfruttatori.....non lo sanno i Preti della vicina diocesi che si appresta ad accogliere milioni di pellegrini per l'inevitabile santificazione di Mamma Natuzza....non lo sanno i sindaci e le Associazioni....non lo sappiamo nessuno..insomma. E dunque acceleri con la macchina per superare i pensieri e torni alla tua Udienza. La quotidianità ed i doveri hanno sopravvento sul cuore .Non ci pensi più....passerà. Ma è sicuro che non possiamo fare nulla per dare un aiuto?
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