Ad un anno dal tentativo di golpe, Erdogan è sempre di più il padrone della Turchia. Il punto non è - evidentemente - di disquisire sulla legittimità di quel colpo di Stato.Un atto di forza è sempre un atto di forza.E siccome non si trattava certo di una rivoluzione - che legittima sempre se stessa - non c'è dubbio che si voleva sostituire una apparente democrazia con il potere dei militari...e nemmeno di tutti....come dire...dalla padella nella brace. Ora, però possono essere fatti due conti: Erdogan - con la scusa di essere stato vittima - ha messo in prigione o licenziato centinaia di migliaia di persone....vuole reintrodurre la pena di morte....mette sotto le scarpe i giornalisti e gli uomini di pensiero libero che disturbano nelle scuole o nelle università. In nome del popolo che lo esalta....si pone sopra di esso. Certo c'è chi si organizza e protesta. Ma ieri sera sono scesi in campo a sostenere il dittatore ...milioni di turchi....osannanti al nuovo sultano. Dura la vita per chi crede ancora nella democrazia.....i rapporti di forza fisica e militare sono altra cosa e...a quanto pare ...i più convincenti.
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