martedì 3 ottobre 2017

RE FELIPE HA PARLATO


Felipe è il Re di Spagna.In questi giorni difficili non ha parlato. Ha fatto bene. Stasera ha deciso di comunicare con i suoi popoli per quattro minuti quattro. Non ha carisma - è evidente - ma è persona garbata e consapevole di essere a capo di una Monarchia che non ha avuto il Re per cinquant'anni, costretta in una dittatura che ha  esaltato la fierezza ed il coraggio della anima repubblicana di metà regno. Curiosa la Spagna, che profuma di tradizione ed incenso ma sa salire sulle barricate ad ogni piè sospinto. Toro indomito, testimone di una perennità e di un contrasto duro a morire . Ha detto poche cose, Felipe. Non ha parlato delle violenze, non ha fatto cenno alle stupidità ed alle aberrazioni del potere. No. Ha fatto cenno alla lealtà ed alla slealtà,  alla ingiustizia delle appropriazioni, al dolore delle separazioni al vulnus al bene comune.Un invito alla riflessione.Un incoraggiamento a quella Spagna che non è scesa in Piazza.E sapeva che quella che NON è scesa in Piazza è stata la stragrande maggioranza dei  cittadini di tutte le Regioni.Che vogliono  autonomia stando in un Paese più grande e sapendo che chi non ha la forza di stare in un Paese non saprà mai stare in un'Europa alla quale , se ci credi, devi cedere sovranità.E' il momento dei toni pacati.Ho imparato che di solito aiutano a fare valere tutte le ragioni.

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