L'età fa brutti scherzi.Ho il privilegio di abitare a due passi dal Campanile maggiore della città.Ed oggi le campane mi hanno svegliato, come non avveniva da tempo...sono felicemente insonne da decenni.Ma un pensiero m'è passato veloce nella testa...ho fermato le immagini: io e mio fratello, bambini, con mio padre ...a passare il "bianchetto" sulle scarpe.A messa bisognava andare in assoluto ordine...era Domenica...un giorno straordinario.Ben vestiti.La chiesa è la casa del Signore...e poi tutti vi vedono...cosa diranno se non siete " a posto"? Sicuramente saremmo, poi, andati da qualche parte nuova....a scoprire luoghi...in macchina c'entravamo tutti...mamma papà e cinque figli sistemati ad incastro.Felicità...si guardava al futuro...si studiava......bisognava farlo e farlo bene.....e nessuno a dubitare che le cose sarebbero andate secondo i desideri di tutti.Era un'atmosfera.Un modo di vivere....certo non era per tutti così...ma tutti, tutti, si guardava avanti.In questa Domenica di governi indecenti e sotto assedio sentiamo cose diverse....si sente dire che non c'è nulla da fare...che l'Italia ha perso la capacità di intraprendere e di crescere...che il livello d'istruzione è bassissimo...che non c'è fiducia.Apri i giornali ...e la variante è solo la interdizione del Gran Puparo e la telenovela di quel che gli accadrà, stretto tra falchi, colombe e la guardiana Pascale....ultima arrivata nel cast dell'opera dei pupi che da vent'anni si recita nel Bel Paese.Non è nostalgia...per quanto posso la rifuggo.Ma vè forte il desiderio - l'esigenza direi -di un'Italia delle regole...non asfissianti, buone e condivise.Regole facili da capire....possibili da seguire....legate alla responsabilità di ciascuno ed al risultato comune.Ricominceremo a mettere il "bianchetto" sulle nostre scarpe...per affrontare con gioia la nostra strada?
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