mercoledì 23 ottobre 2013

JOELE

Diciannove anni.Era del Nord Italia, ma il suo nome ne rivela le ascendenze meridionali.Joele Leotta è stato ammazzato da altri ragazzi - pare otto o nove - a Madiston, nel Kent...Regno unito civilissimo ed ospitale.Lo hanno ammazzato perchè "rubava il lavoro agli inglesi"...perchè lavorava in un ristorante ...per mantenersi ed imparare la lingua senza pesare sulla famiglia....L'amico che era con lui si è salvato...forse...è ancora in ospedale...speriamo per lui..Ma che succede in Europa...quali  i modelli di vita...se è così semplice pensare di uccidere, stando in gruppo...a mostrare una condivisione agghiacciante di violenza e di morte...quando ancora  è in fiore la vita e il sogno ? Cosa spinge all'idea di morte, alla mancanza di umanità?...cosa accomuna questa rabbia delle periferie del mondo civile, le teste vuote-  pittosto che rasate-  di Alba dorata ad Atene, i mascherati delle guerriglie urbane che si definiscono antagonisti di tutto e non hanno progetti per le loro vite? Cosa ci ha portato a questo? Registriamo fallimenti su fallimenti , c'è una  incapacità di istruire ed istruirsi....di pensare al plurale, con amore e dedizione.C'è il disprezzo della grammatica della condivisione.Sapete da dove viene il termine "compagno"?...viene dall'abitudine dei lavoratori di condividere, nella pausa della fatica, il pane che avevano.Oggi manca la voglia ed il piacere di essere e di trovarsi compagni, di guardarsi intorno e di condividere il pane, il sapere, le aspirazioni e le lotte.E quando non si è capaci di condividere il pane è assai arduo che vi sia luogo alla pietà.Povero ragazzo e poveri noi.
   


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