"Ho sempre rispettato la magistratura ma, come scritto questa mattina in un sms a mia moglie, la
verità prima o poi viene sempre fuori". Lo ha detto Scajola lasciando il Tribunale. E noi ce lo auguriamo di cuore.Ma non perchè lo vogliamo vedere condannato. Ad occhio e croce già il reato ipotizzato era già prescritto quando il processo è cominciato. E poi cosa ci avremmo guadagnato a vederlo in galera, a nostre spese ? Il punto è un altro. Il Signor " a-mia- insaputa" già canta vittoria e pretende dal Gran Puparo una riabilitazione morale con la candidatura alle europee. In fin dei conti lo chiede ad uno che condannato, invece, lo è definitivamente e pretende di riscrivere la Costituzione con il rottame fiorentino. Pretendere non è un fuor d'opera nè un fuor di testa. E qui, forse - sommessamente - qualche obiezione si potrebbe pur sollevare. Al di là della sentenza...siamo sicuri che l' "insipiente" sia tornato candido come un giglio? Se qualcuno - in affari sui quali io ho possibilità di dire sì o dire no - a mia insaputa mi regala un appartamento vista Colosseo...avrò qualcosa da dire o no...quando finalmente lo verrò a sapere? E' proprio sconveniente domandare al caro benefattore.....perchè?....cosa ti ho fatto...o cosa ti aspetti da me per tanta generosità....e tanti altri perchè con un onesto punto interrogativio a fianco ?...E noi avremo ancora un qualche titolo - da un uomo pubblico e già ministro per giunta! - di conoscere qualche risposta? Siamo ostinati e cattivi se noi pensiamo che quella sentenza non cambia proprio nulla?
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