martedì 28 ottobre 2014

FIGLI E SPERANZE

Il nido di un ospedale (foto: ANSA )Nella mia famiglia di origine siamo  cinque figli.Ma quella di mio padre  contava  sette nati e quella di mia suocera undici . E crescendo, andando a scuola, poi all'università..mi accompagnava la consapevolezza che  la natalità  era la prima delle caratteristiche di terronia. Nulla avevamo se non i figli, la speranza di vita e di rinnovamento.Stamattina lo Svimez ci dice che nel Sud i morti in un anno hanno superato i nuovi nati. E tra qualche anno registreremo una diminuzione della popolazione di oltre quattromilioni di unità.E' una notizia terribile, che più di ogni altro indice ci dice che le cose da noi vanno male come non mai. Vanno male al punto che si rinuncia alla speranza.Ed i figli lo sono, eccome. Forse questo mondo va ripensato se già comincia ad apparire capovolto.

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