Il PD - con la proposta della Senatrice Cirinnà - accelera. Le destre di Governo e di fuori frenano. E non si tratta poi di una legge rivoluzionaria. Si cerca di dare regole per le unioni civili e di fatto. In parole povere ...diritti...e nemmeno pieni. In Europa oramai dappertutto si è legiferato sui matrimoni tra persone dello stesso sesso. In Italia non si può perchè la parola matrimonio è intoccabile. Daltra parte il divorzio è stato introdotto solo nel 1970 e solo pochi mesi fa è stato istituito il divorzio breve...che consente di chiudere una esperienza negativa in un anno e perfino - in certe condizioni -in sei mesi.Una tenace difesa di situazioni rotte... durata 45 anni ....incollata solo dalla ipocrisia della unità ed indissolubilità.. Ora siamo alle solite: chiamare una unione civile matrimonio non si può? Ma cosa cambia? Cambia solo se non dai le stesse possibilità....consentendo però che - pur non normativizzate - le cose si facciano lo stesso ed in ogni caso.Però la faccia della cattolicissima Italia è salva ed hai detto niente...... non ci si accorge,però, che anche il Sinodo dei Vescovi è più avanti dei vari Formigoni, Lupi e compagnia cantando.Si scambiano i diritti con le ideologie e ci si fa sgabello per i propri tornaconti. Esattamente il contrario di chi - con la legge - tutela e non discrimina.Ma è un discorso duro a capire.La Storia - ripeto da sempre - è lenta.
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