E poi sulle strade rimangono solo le bandiere ed il sangue.Cento morti ieri ad Ankara, la capitale della Turchia. Cento morti tra gli uomini e le donne che si apprestavano a manifestare per la pace. Niente di nuovo. In Italia l' abbiamo chiamata "strategia della tensione" ed ha seminato morte, paura sfiducia per anni ed anni. Disegni chiari e precisi di una destabilizzazione sociale sapientemente guidata dai circoli interni ed internazionali contro il cambiamento. In Turchia da quarant'anni è in corso un duro scontro tra lo Stato turco ed il Partico Comunista Curdo che si batte per la indipendenza del Popolo curdo. La soluzione passa solo attraverso la pace, il dialogo, il rispetto delle originalità e delle autonomie.Non può passare attraverso i nazionalismi esasperati, specie quando si vuole entrare - e la Turchia bussa da anni - nella casa europea. Ma la Pace rompe i giochi e gli interessi. La Pace non conviene ai padroni di sempre.La Pace non conviene alla vigilia delle elezioni.La Pace deve essere fermata. E' accaduto ieri in Turchia, è accaduto l'altro ieri in Italia.Poi rimane la morte ed il dolore e la logica dei pupari.
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