venerdì 26 agosto 2016

FRANCESCO BARCA DA RIZZICONI

In queste giornate di lutto nazionale per i poveri morti del terremoto di Amatrice quasi passa in second'ordine la morte di un operaio edile calabrese FRANCESCO BARCA di Rizziconi, padre di cinque figli. Caduto mentre lavorava in condizioni insicure su una tettoia. Morire sul lavoro,  spesso a nero, è ancora una situazione per nulla eccezionale nel nostro comprensorio. E certamente emoziona e stupisce...perchè non ci si può arrendere a quella che nella maggior parte dei casi non è una fatalità. E nessuno dica che anche gli operai hanno colpa ...quando cadono senza pretendere condizioni di sicurezza....perchè come vanno le cose da noi lo sappiamo tutti ...e portare a casa il pane non  solo non è facile ma - se hai figli e responsabilità - non puoi andare tanto per il sottile e...dunque  "devi " accettare il rischio. Morire sul lavoro è inaccettabile ed ingiusto.E misureremo la nostra civiltà non accettando questo stato di cose, questa evitabile "inevitabilità". Bisogna avere ancora la capacità e la volontà di indignarsi.

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