Dunque Gentile si è dimesso.Ha fatto bene.Non poteva fare altro. Si dichiara innocente ed è un suo sacrosanto diritto chiedere l'accertamento della verità.Certo....leggere le dichiarazioni dei direttori dei giornali italiani..non gli avrà fatto piacere.Tutti lo hanno creduto coinvolto dalla testa ai piedi. Pregiudizio? No: carte e registrazioni alla mano e l'uso della testa. Non voglio sbagliarmi...ma è la prima volta che un calabrese eccellente va via a furor di popolo indignato.Non se ne può più di una società civile che deve fare i conti con il ricatto ed il potere dei privilegiati della politica, assassini della libertà. Può essere un buon inizio. Ma non ci sono solo i cinghiali ad infestare le nostre contrade.Ci sono i servi fedeli ed interessati e tanti tanti pecoroni che vivono benissimo il rapporto con il potere. Se il cinghiale se ne è andato, Umberto De Rose non potrà restare....e con lui gli altri che - vedrete - verranno fuori. L'Umberto ha piegato la sua dignità al potere che lo ha messo lì a presiedere la Fincalabra...e che doveva essere preservato...pena il crollo di protezioni e posizioni. E' un anello - e la prova - della lunga catena che imprigiona la nostra Regione.E' l'emblema di un sistema che non possiamo più accettare.Gli occhi non si possono più chiudere. Alla fine, se non li cacciamo a pedate, pecoroni saremo anche noi.
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