Sono lieto che Matteuccio abbia trovato un attimo del suo velocissimo tempo per ricordarsi di Sud e di mafia.Lo fa rispondendo all'appello di Roberto Saviano, che aveva voluto "cittadino onorario" della sua Firenze. Fa bene a parlare di questione europea e non solo italiana.E fa bene a puntare il dito su questioni non rimandabili quali il reato di autoriciclaggio, il ripensamento dei sistemi di controllo per individuare prestanome, la rivisitazione di quella sciocchezza della certificazione antimafia e perfino la revisione del sistema del commissariamento nei comuni sciolti per mafia...dove oramai è chiaro che il più delle volte si passa dalla padella alla brace: per gli esempi che abbiamo era meglio senza. Bravo. Se non saranno spot cominciamo a ragionare .Ma le mafie sono tante e combatterle non è semplice e non basta la sola volontà del Primo dei Ministri. Che, però, una cosa la può fare senza doversi allontanare dalle sue stanze.Allontanare, ad esempio, dal Governo il sottosegretario Tonino Gentile. Con gentilezza, naturalmente...o chiedere - sempre gentilmente - al suo amico Alfano - di intervenire su Scopelliti - plurinquisitoed immobile - non dirò per mandarlo a pescare su qualche pontile dello stretto - ma quanto meno per allontanare da noi quel campione di Umberto De Rose che dalla poltrona di Presidente di Fincalabra si diletta a negare la libertà di stampa. La mafia, caro Matteo,ha ali variopinte.E rischi, senza saperlo, di trovartela accanto.Qualche buon esempio aiuta a renderti credibile.Penso che dopo tante parole tu ne abbia veramente bisogno.
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