sabato 9 agosto 2014

183

Non è un gran risultato.Anzi è una sconfitta.Per il Paese, per le Istituzioni, per la chiarezza.Si è imposto un inciucio...come nelle peggiori tradizioni  della seconda repubblica. Un inciucio pesante, calcolato e scambiato. Alla fine baci e abbracci tra  con la miss di turno e via alle dichiarazioni che Berlusconi è stato il protagonista , che è il cofondatore della nuova repubblica  e sta per tornare all'agibilità politica.E' la verità desolante che viene registrata da un numero.183. E' il numero dei senatori che proclama la fine della autonomia del Governo in Senato, la evidente esistenza di una nuova ed ancor più indecente maggioranza.E qui bisogna essere chiari.Quando si riforma la Costituzione la ricerca di condivisione è sacrosanta.Si scrivono le regole che varranno per tutti e si pensa al bene comune, all'Italia.Ciò non è avvenuto. Si è solo ricercata una maggioranza su accordi presi fuori dal parlamento e si è sacrificata la dignità parlamentare sull'altare di questi accordi, che resistono ad ogni richiesta di pubblicazione.Si è fatta una scelta.Che non è stata quella della condivisione..ma quella di interessi di parte.Alla fine 183.Meno di niente sul piano delle istituzioni, tantissimo su quello del potere.E sarebbe il nuovo che avanza ?

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