Ritorno sull'argomento dopo molti mesi. E succede perchè l'Italia non vuole crescere ed anzi gioca a scaricabarile per una sorta di sciopero delle responsabilità che fa paura. Ritorno sulle vicende del "metodo stamina", riconosciuto dalla scienza senza fondamento e pericoloso per la salute. Si sa: la disperazione ti fa attaccare ad ogni chiodo di speranza. E certamente è umanamente comprensibile l'accanimento dei familiari per tentare il miracolo. Non è , allo stesso modo, comprensibile l'accanimento di ciarlatani che rifiutano il controllo della Scienza, quella con la S maiuscola, fatta di prove e riprove e che non può cedere alle illusioni ed alle emozioni. Ma l'Italia è fatta così. Anche una decisione dell'Autorità sanitaria è impugnabile davanti a giudici amministrativi ed ordinari e centinaia di Giudici del Lavoro, non avendo altro da fare, hanno autorizzato sperimentazioni già dichiarate inutili. Ed i medici hanno dovuto attrezzare gli Ospedali pubblici per dare esecuzione alle loro strambe ordinanze, mettendo sotto i piedi le acquisizioni ed i risultati negativi di Scienziati ed Università. Ora, per impedire queste porcherie, interviene la Magistratura penale e blocca queste sperimentazioni, ritenendole esecutive di un disegno criminoso inaccettabile. Si muove da Torino , con l'indipendenza nota.... e spesso al limite della legalità formale ( ad esempio la competenza territoriale) il PM Guariniello. Ed aumenta lo sconcerto, poichè a quel punto la Gente comune, cioè larga parte dell'opinione pubblica, non ci capisce più niente...non si raccapezza. E' che non si vuole - pare ad ogni costo - fare i conti con la decenza, con il rispetto della Scienza, con il rispetto delle competenze ed i Giudici si pongono in trincee che non devono difendere...non gli tocca...non gli compete interferire laddove la loro scienza si ferma.E' un tentativo di tornare al medioevo, di dare voce ed autorità agli stregoni o ai sacerdoti..E' inaccettabile e sarebbe giusto che il Consiglio Superiore della Magistratura se ne occupasse una volta per tutte.
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