Lentamente andiamo verso la fine dell'anno.Non c'è grande entusiasmo.Le notizie danzano tra naufragi, maltempo, terremoti , dichiarazioni di fine anno.Si tenta un arrembaggio di ottimismo ma...Ti accorgi che tutto ha uno strano sapore di attesa...Non riusciamo ad abituarci alla crisi ed è bene non farci l'abitudine.Ma - detto questo - non c'è molto da ridere. Se i consumi sprofondano, anche i diritti non godono di buona salute.Ci si accorge che ci si è scannati sull'art. 18 ed alla fine è uscito fuori quel che tutti già sapevano.Meno diritti e nemmeno un posto di lavoro in più.E' curioso che sotto accusa siano solo i lavoratori.E tutti oramai ci giocano su..Anche il Governo con la storia della inapplicabilità delle nuove norme al Pubblico impiego.Non ha senso scavare divisioni e creare discriminazioni.E' banale. Ma lo si è fatto.Pare che possa rendere.Pia illusione.Quando i diritti sono trascurati, non è cosa buona....e non aiuta a fare meglio il proprio dovere.Ma in questo mondo di annunci, anche gli annunci cattivi vengono fatti passare per buoni.Alla fine la colpa è nostra....non siamo riusciti a capire che avevamo troppo.E' una spiegazione?. pare di si.Ma quando si dice che il 2014 sarà ricordato come un anno rivoluzionario....mi viene da sorridere.Ridere no, non si può.Esagerare mai.
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