venerdì 5 dicembre 2014

EBOLA E ROMA

La lupa in Piazza del Campidoglio (ANSA)Non si placa - e non si dovrà placare - l'attenzione sul sacco di Roma.E' l'esempio che non sono gli italiani che hanno affondato l'Italia.Gli italiani continuano a lavorare e - nelle difficoltà - organizzano la loro vita seguendo decoro e dignità.Se non lo avessero fatto - e sono anni oramai  che lo fanno - staremmo tutti chissà dove.Ma sentire che la crisi italiana è figlia di un saccheggio di pochi e ben agguerriti  delinquenti, che continuano a depredare  risorse,  bellezza,  onore,  dignità,  controlli...ti fa venire l'amaro in bocca. Non è spreco.E' furto continuo.Ed è una malattia infettiva che si diffonde, è l'ebola delle istituzioni. E non pare ci siano molti medici disposti a dare  la vita per debellarla.
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