"Ho più paura delle ventotto diverse risposte dei leader europei, che di
quattro vigliacchi che uccidono a sangue freddo. Ora più che mai c'è
bisogno di Europa". Lo scrive mio nipote Andrea Màcino, poche ore dopo le stragi di Bruxelles. Il pensiero di un giovane che la dice tutta sulle responsabilità e sulla soluzione. Forse non servono altre parole. Come le parole non serviranno ad allontanare il pericolo dalle nostre case. Abbiamo creato l'ISIS e tutti i terrorismi, li abbiamo alimentati per decenni - e li continuiamo ad alimentare - con la questione palestinese non risolta, con il gioco a fare gli amici dei nemici, a disegnare sempre nuove carte geopolitiche, a distinguere sunniti e sciiti, guelfi e ghibellini, affamati e obesi, difensori dei deboli se sei tu il più forte.....aprendo porte ed alzando muri...guardando alle ricchezze degli altri e pensando di depredarle. E si che l'Europa pretende ancora di essere la civiltà del mondo, di insegnare il buono ed il bello a tutti non fermandosi un momento nel cantarsela mentre manda alla fame il popolo greco o costringe centinaia di milioni di europei ad una precarietà senza fine. Se il mondo è tutto un Paese, qualche responsabilità l'abbiamo. Ed ora non troviamo neanche le parole per dircelo.
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