domenica 10 luglio 2016

MORTE NELL'ARENA

Chi - amante della Poesia spagnola - non ha mai letto " Alle cinque della sera - lamento per Ignacio Sànchez Mejias"? Federico Garcia Lorca è sublime. Ricordo ancora  che - in una bella  conviviale dedicata a casa mia alla  poesia iberica - l'ho recitata insieme ad una amica  catalana ( guai a dirle "spagnola"!). Lo ricordavo ieri sera..alla notizia della morte di un giovanissimo torero, incornato da un magnifico toro di oltre cinquecento chili. Passione, gloria  e morte convivono nell'arena. Un rito atavico, ancestrale ....mi rifiuto di definirlo barbaro....che  affonda le sue radici nei miti, nelle paure, nelle sfide con se stessi....in sintonia con una folla che tende ad identificarsi con il torero...un pò come succede al cinema...quando parteggi  per il protagonista. Ma qui protagonista vivo e fiero è anche il Toro.Sa che non ne uscirà vivo...è il destino dell'arena...può solo provarci ammazzando il torero. Legittima difesa in un mondo crudele con gli umani e con gli animali.E ieri è successo al Toro Lorenzo. Ma il Torero Victor Barrio, ragazzo ancora veentenne, non morirà. Sarà cantato in eterno...C'è sempre uno strano modo tutto umano di ricordare per sempre gli eroi che non volevano certo morire.

Nessun commento:

Posta un commento