Chi - amante della Poesia spagnola - non ha mai letto " Alle cinque della sera - lamento per Ignacio Sànchez Mejias"? Federico Garcia Lorca è sublime. Ricordo ancora che - in una bella conviviale dedicata a casa mia alla poesia iberica - l'ho recitata insieme ad una amica catalana ( guai a dirle "spagnola"!). Lo ricordavo ieri sera..alla notizia della morte di un giovanissimo torero, incornato da un magnifico toro di oltre cinquecento chili. Passione, gloria e morte convivono nell'arena. Un rito atavico, ancestrale ....mi rifiuto di definirlo barbaro....che affonda le sue radici nei miti, nelle paure, nelle sfide con se stessi....in sintonia con una folla che tende ad identificarsi con il torero...un pò come succede al cinema...quando parteggi per il protagonista. Ma qui protagonista vivo e fiero è anche il Toro.Sa che non ne uscirà vivo...è il destino dell'arena...può solo provarci ammazzando il torero. Legittima difesa in un mondo crudele con gli umani e con gli animali.E ieri è successo al Toro Lorenzo. Ma il Torero Victor Barrio, ragazzo ancora veentenne, non morirà. Sarà cantato in eterno...C'è sempre uno strano modo tutto umano di ricordare per sempre gli eroi che non volevano certo morire.
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