Migliaia di Migranti diretti in Francia sono bloccati a Ventimiglia. In Città... non al confine con la Francia.Se li lasciassero arrivare lì..i Francesi non li lascerebbero passare...ed i nostri lavoratori frontalieri avrebbero difficoltà a spostarsi ed a lavorare.Ventimiglia non è una città qualsiasi. Durante la mia infanzia penso che è stata la città di cui più senitvo parlare a scuola o giocando con gli amici.Non c'era famiglia di Gioia Tauro - soprattuto nel ceto bracciantile - che non avesse tentato la fortuna a Ventimiglia, a lavorare nelle serre di garofani, a fare il frontaliero come manovale in Francia e tornare la sera. Non era semplice, non era facile, non era scontato. Il Sindaco di Ventimiglia si chiama Ioculano - non Parodi o chessoio - e certamente sarà di queste nostre parti...Il Sindaco cerca di spiegare che la situazione va capita. Certo tutto va capito. Anche la Storia va capita...quella che cinquant'anni fa impediva ai braccianti calabresi di attraversare il confine ....e andrà capita anche la storia che tra cinquanta anni qualcuno racconterà con meraviglia ed incredulità... ricordando che che nel 2016 succedevano queste cose. Ma è così. Oggi vince la logica della paura: il sangue di pochi assassini turba la coscienza, chiude gli occhi anche ai buoni cittadini, spinge a chiudersi nel proprio guscio.Ma quando avremo chiuso un confine, ne avremo aperto un altro. E sarà difficile dire chi è il prigioniero di questa angoscia.
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