mercoledì 5 febbraio 2014

MADRE

Non viene da credere.Ma è così.E si rimane allibiti...frastornati. La mamma di Cutrì - il condannato all'ergastolo  evaso con una azione da guerriglia urbana e che ha portato alla morte del fratello - avrebbe spronato  il figlio a non costituirsi. Consegnandosi alla Giustizia , la morte del fratello sarebbe divenuta inutile.Giudicare le parole di una madre che  da poche ore ha raccolto nelle braccia un figlio ammazzato non è facile e forse non ha senso.Tutto è giusto e tutto è sbagliato nelle emozioni e nelle parole di chi dovrebbe avere su di sè il dolore del mondo. Viene da non crederci e spero che siano parole mal riportate.Ma se così, forse ci sarebbe da riflettere .Cosa è cambiato nella nostra società  se le madri del sud arrivano a tanto? Quel figlio era un condannato all'ergastolo.Ma la sua condanna non era definitiva.La famiglia si è sostituita al Giudice e pensa ancora di continuare a farlo.Non si riconoscono le regole di una vita ordinata e le sanzioni per il mancato rispetto non li riguardano . Sono loro la legge. E quando anche una madre la pensa così vuol dire che la morte ha prevalso sulla vita.E non c'è posto per la speranza.

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