mercoledì 9 aprile 2014

LEGGE 40 E LIBERTA'

La chiamano ancora Legge 40.  Ma oramai  non  ne  è rimasto niente. Ci ha pensato, poco alla volta,  - a colpi si sentenze dure come mazzate - la Corte Costituzionale. Una vittoria del diritto e dei Diritti. Ma quanta amarezza a dovere constatare la violenza di una maggioranza che ha imposto - con la forza dei numeri parlamentari - divieti dettati da etiche individuali e peggio ancora  confessionali...in un' Europa che sa guardare al futuro.  Esempio cattivo e pericoloso della politica che si fa etica. Esempio cattivo della politica che non sa cambiare cattive leggi. Quando decide la Corte costituzionale vuol dire che il cittadino è stato lasciato solo. E che soltanto il Giudizio - che è l'anticamera della Corte, come insegnava Vezio Crisafulli - apre l'ultima possibilità. Ma qui il cittadino ha bisogno di un Avvocato e di un Giudice, o un Giudice che ci pensi  da solo....per ripristinare il diritto violato. Rimangono soltanto questi i baluardi della libertà?

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