martedì 1 aprile 2014

PROFESSORE

Stefano Rodotà 
Mi è sempre piaciuto.Per la profondità della sua cultura e per la sincera disponibilità all'ascolto.L'ho conosciuto da Professore e da compagno.....abbiamo anche cenato insieme....in un modestissimo ristorante  sulla costa...tanti,tanti anni fa. E lo considero con convinzione asssoluta il più grande calabrese vivente. E' un uomo che non rinuncia alle battaglie di libertà.E la sua assoluta integrità ne fa un gigante del pensiero laico...quello che non grida...che argomenta...che può richiamare le coscienze ..e che ha la sua vita quale titolo per poterlo fare.Ora la schiera degli analfabeti istituzionali e costituzionali che si sono presi il PD con primarie fasulle e con l'ignavia della maggioranza dello stesso Partito...grida contro i Professori volendo imporre una parodia di costituzione ( minuscola d'obbligo)...ricattando sulla ultima spiaggia. Come se al 13% di disoccupati che oggi registriamo essi siano estranei o non ne siano corresponsabili. "Sono un vecchio signore che qualche libro l’ha letto e un po’ conosce la storia. Questi modi hanno un retrogusto amaro". E al premier dice: "Si cancella il Senato, si compone la Camera con un sistema ipermaggioritario, il sistema delle garanzie salta: il risultato sarebbe un’alterazione in senso autoritario della logica della Repubblica parlamentare che sta in Costituzione. E dovremmo stare zitti?" No, Professore.Non staremo zitti.Ed anche se non sarà facile, prima o poi - meglio  prima che poi - finiranno tutti a casa ed a calci in culo.

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