Nella indifferenza generale - a Gioia, poi...lasciamo perdere - l' l’Italia ha perso la guerra dell’olio d’oliva.
La Spagna - con l'aiuto di un Governo diversamente attento - ha influito pesantemente per consentire il dominio del fondo lussemburghese CVc Capital Partners a scapito del fondo IQ sostanzialmente controllato dall'Italia. Non sarà cosa da poco. E siccome si tratta di commercializzazione dell'olio di oliva...con ogni probabilità ne pagheremo noi le conseguenze .L a Calabria è il secondo produttore regionale italiano e la Piana di Gioia Tauro è l'area più produttiva del mondo per Km quadrato. Quando ci lamentiamo che il prezzo del nostro olio non basta a compensare nemmeno le spese di produzione....dovremmo renderci conto di quanto su questo influiscano le politiche commerciali mondiali...e quali siano i problemi della nostra olivicoltura.. C'è stato il tempo nel quale i lampioni di Londra venivano illuminatii con l'olio lampante di Gioia...prezioso come oggi è solo il gas o il petrolio..Abbiamo continuato a produrre perchè quello solo sapevamo fare...ed ancora l'ulivo è la nostra più importante risorsa . Ma se oggi non contiamo nulla nè a Catanzaro nè a Roma nè a Bruxelles , cosa potremo sperare ? Non ci resterà che maledire - negli uliveti - la nostra fatica.
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