venerdì 30 maggio 2014

CLAUDIO, AMEDEO E A MALAFEMMENA

E siccome non hanno altro da fare , i Magistrati di Reggio Calabria sono costretti a inseguire carte telefonate e umori del povero Claudio Scajola,costretto  in carcere. Tra le notizie che trapelano, tra secretazione di interrogatori  e disvelamenti al Tribunale della Libertà...viene fuori un intreccio di uso personale della politica da fare rabbrividire.Si incontrano e si incrociano rapporti internazionali con un ex Presidente della Repubblica del Libano, imprenditori calabresi, funzionari di mezzo medio oriente. L'ex ministro ( dell'interno, perfino) Scajola - che non aveva avuto  tempo  per esaminare la richiesta di aiuto del povero Biagi - il tempo lo trovava per cercare di violare e fare violare - senza pagare il dazio - la legge italiana....per fare stare in esilio dorato un latitante..... per proteggere un amico delle cosche, il suo amico Amedeo Matacena. Ma una giustificazione l'aveva. Lo faceva perchè innamorato della moglie di Amedeo....della quale era talmente geloso da farla pedinare. Amanti?  fatti loro...ma sarebbe curioso se - alla fine - si scoprisse che la fanciulla non ne sapeva niente.....e che LUI - ma è proprio vizio ! - il guaio l'ha combinato perchè era innamorato  si!.... ma ad  insaputa di LEI.

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