I dati statistici sono inesorabili . Un comunicato ANSA di oggi : "Tra disoccupati e persone che vorrebbero lavorare in Italia si contano
6,3 milioni di senza posto. Nel 2013 ai 3 milioni 113mila di disoccupati
si aggiungono 3 milioni 205mila forze lavoro potenziali, ovvero gli
inattivi più vicini al mercato del lavoro. Si arriva così a oltre 6
milioni di individui che l'Istat nel Rapporto annuale definisce
''potenzialmente impiegabili''. L'Istat fa anche sapere che aumentano
gli scoraggiati (1 milione 427 mila). Guardando ai giovani, nel 2013 tra
i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che né lavorano né studiano, i
cosiddetti Neet, sono 2 milioni 435 mila, in aumento di 576mila rispetto
al 2008. Alzando l'asticella agli under35, l'Istat fa notare come nei 5
anni di crisi gli occupati in questa fascia d'età siano scesi di 1
milione 803 mila. E se ''crescono gli occupati di 50 anni e più'',
soprattutto per effetto dell'inasprimento dei requisiti di
pensionabilità, tuttavia ''crescono anche coloro che vorrebbero lavorare
e non trovano lavoro''. Se infatti, spiega l'Istat, ''si considera
l'insieme di disoccupati e forze lavoro potenziali, sono oltre un
milione le persone di 50 e più che vorrebbero lavorare ma non trovano
una collocazione''.
Di cosa parliamo , dunque? Quale è l'impegno che ogni Italiano deve prendere? Le ideologie sono finite ma rimangono le emozioni, che portano e condizionao le nostre scelte. Oggi le necessità e gli obblighi sociali sono davanti a tutti e le " emozioni" di cui parlo ci dicono soltanto che o usciamo tutti insieme da questo pantano o ne usciamo più.Se oramai non nascono più bambini e centomila giovani l'anno cercano fortuna all'estero....c'è poco da chiacchierare....il Paese va verso l'invecchiamento ed il declino. E le generazioni invece di incontrarsi si scontrano sulle reciproche necessità.E ne va di mezzo la coesione sociale. La crescita che stiamo inutilmente inseguendo deve passare da un patto solidale e fraterno tra generazioni. Ed i patti di generazione si fanno cominciando dal basso.Cominciamo dagli Enti locali....cominciamo dal SUD.
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