E siccome non hanno altro da fare , i Magistrati di Reggio Calabria sono
costretti a inseguire carte telefonate e umori del povero Claudio
Scajola,costretto in carcere. Tra le notizie che trapelano, tra
secretazione di interrogatori e disvelamenti al Tribunale della
Libertà...viene fuori un intreccio di uso personale della politica da
fare rabbrividire.Si incontrano e si incrociano rapporti internazionali
con un ex Presidente della Repubblica del Libano, imprenditori
calabresi, funzionari di mezzo medio oriente. L'ex ministro (
dell'interno, perfino) Scajola - che non aveva avuto tempo per
esaminare la richiesta di aiuto del povero Biagi - il tempo lo trovava
per cercare di violare e fare violare - senza pagare il dazio - la legge
italiana....per fare stare in esilio dorato un latitante..... per
proteggere un amico delle cosche, il suo amico Amedeo Matacena. Ma una
giustificazione l'aveva. Lo faceva perchè innamorato della moglie di
Amedeo....della quale era talmente geloso da farla pedinare. Amanti?
fatti loro...ma sarebbe curioso se - alla fine - si scoprisse che la
fanciulla non ne sapeva niente.....e che LUI - ma è proprio vizio ! - il
guaio l'ha combinato perchè era innamorato si!.... ma ad insaputa di
LEI.
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