martedì 24 giugno 2014

I GIORNI E GLI ANNI

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Camera (ANSA)Ora lo dice per la prima volta. Penso che comunque faccia bene.Per le riforme ci vorranno 1000 giorni. Renzi, a dire  tre anni ...non poteva. Sarebbe stato un tempo infinito. Dire giorni, si sa, accorcia il tempo. E' che ...siamo figli anche di queste necessità... Ci stiamo facendo il callo...non la ragione...perchè quella non l'abbiamo ancora perduta. Le riforme in tre anni non sono un tempo lungo....magari ci si riesca.Chi segue il mio blog da tempo - ed i contatti oramai sono intorno ai 50.000 - sa come la pensavo e la penso. Per me vi era e vi è  la necessità di un Parlamento che consapevolmente e fermamente svolga una azione costituente. Il tempo mi ha dato torto....perchè la inconcludenza e l'avventurismo grillino non hanno consentito alle aspirazioni di un popolo di prendere giuste forme e di mettere ali al cambiamento. La delusione ha portato a ricercare nuovi idoli...ma che sempre idoli sono. E meno male che è toccato a Renzi...poteva andare peggio. Ma le chiamate a "Padreterno", l'osanna al nome,   non hanno certamente aiutato il Parlamento, da tempo esautorato e perfino parzialmente delegittimato dalla Corte costituzionale per via dei vizi della legge elettiorale..Ora le proposte - per come sa e per come può -  le fa il Governo, le decisioni avvengono nelle sedi del "Nazareno" di turno, gli accordi sono più o meno coperti...da interessi tattici..a volte strategici. Ed il Parlamento? E' lì a fare da notaio a quelle decisioni...la resistenza è poca...dopo il plebiscito europeo non si può nemmeno contraddire. Se lo fai, stai sputando sul 40,8%...e dunque?...E dunque avremo le riforme e saranno - immagino - frutto di compromessi che le snatureranno. Alla fine le riforme saranno qualcos'altro e dovremo prepararci a nuove sfidee probabilmente a farle...quelle vere. Anche di queste confusioni è fatta la storia.

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